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mercoledì 30 aprile 2025

APPROFONDIMENTO - Pregiudizio pubblico

Efficientamento del Sistema sanitario

II cosiddetto "decreta enti locali", oggetto di particolare attenzione da parte del Governo e delle forze politiche, prevede un pacchetto di misure indirizzate a ridurre spesa pubblica e sprechi: i tagli preventivati riguar­dano in particolare la sanità, che rappresenta una delle principali voci di costo del bilancio dello Stato.
Le Regioni si troveranno dunque a disporre di risorse fi­nanziarie sempre più scarse, a fronte di un crescente au­mento della domanda, dovuto anche al costante aumen­to dell'età media della popolazione italiana, fenomeno an­cor più accentuate in Liguria.
In questo quadro, la Regio­ne Liguria - e quindi il Servizio sanitaria regionale - dovrà rispondere alle esigenze manifestate dal territorio cercan­do di riorganizzarsi al proprio interno e cogliendo le op­portunità che possono scaturire da una proficua intera­zione con le strutture private presenti. Sostenibilità, effica­cia ed efficienza del Servizio sanitario regionale sono i punti fermi di un sistema che deve garantire la libertà di scelta del Paziente attraverso la separazione di domanda (ASL) e offerta (enti/aziende pubblici o privati) per miglio­rare un sistema che punti sulla qualità delle prestazioni e tenga contestualmente sotto controllo il valore in termini di costo. II SSR deve essere gestito e regolato da un'am­ministrazione pubblica in grado di adempiere alle funzioni che le vengono riconosciute dalla Costituzione: la Regio­ne - attraverso una forte interazione e condivisione di obiettivi tra Presidente, Assessore alla salute e Direttore generale dell'Assessorato, con il contributo del Presiden­te della III Commissione e il supporto tecnico del Direttore generale dell'Agenzia Regionale della Sanità - deve cioè essere in grado di impartire indirizzi precisi e vincolanti (e, se possibile, non oggetto di differenti interpretazioni e di scelte tese a "garantire" gli interessi di gruppi di potere) a tutte le strutture sanitarie presenti sui territorio.
Nell'ottica di un efficientamento del sistema sanitaria occorre valutare anche i possibili benefici derivanti se non dalla presenza di un'unica ASL a livello regionale (la cui creazione potrebbe comportare un impegno amministrativo oggi non certo prioritario) da una centrale unica di ac­quisto, realmente operativa, non solo di beni (farmaci, materiale sanitario, apparecchiature), ma anche di servizi e di prestazioni. E comunque finalmente necessaria a su­perare l'obsoleto conflitto ideologico tra pubblico e priva­to in sanità. Anche nel periodo 2000/2005, in Liguria, alle strutture private - seppure regolarmente autorizzate e ac­creditate - è sempre stato riservato pochissimo spazio rispetto alle potenzialità e alle professionalità esistenti. I pri­vati, forse anche per loro responsabilità, sono stati finora penalizzati da una politica priva di progettualità a lungo termine. Questa situazione è alla base della costante fuga di Professionisti verso strutture (private) di regioni limitro­fe, con il conseguente accentuarsi del fenomeno del "turi­smo sanitaria" dei Pazienti verso quelle regioni. Solo negli ultimi anni - direi con scarsa convinzione - la Regione ha invece iniziato a valutare realisticamente le opportunità che potevano scaturire da una collaborazione con il pri­vata; ne è la prova l'iniziativa di Gruppo Sanitaria Ligure (GSL) di Albenga che gestisce il reparto di ortopedia al­l'interno dell'Ospedale di Santa Maria di Misericordia in integrazione funzionale con I'Ospedale di Albenga (Asl 2 "Savonese"). Un giusto rapporto di equili

Lo stigma contro la sanità privata accreditata: un caso tutto italiano

Da Sanità24, portale de IlSole24ore

In tutta Europa i grandi sistemi di welfare sanitario da decenni hanno sviluppato modelli pluralistici nella produzione ed erogazione delle prestazioni. Anche i più rigidi sistemi di tipo Beveridge utilizzano al proprio interno sempre più frequentemente gestori di attività ambulatoriali e ospedaliere di diritto privato, mentre paesi con sistemi di tipo Bismarck, come Germania e Olanda, hanno scelto da tempo di assicurare ai propri cittadini l' universalità e l' accessibilità delle cure utilizzando esclusivamente assicuratori privati (Olanda) o avviando un imponente piano di privatizzazione della gestione della rete ospedaliera (Germania).


#Lasanitàchevorrei

Snodi cruciali in sanità. La salute tra Diritto ed Economia

Per la prima volta il prossimo 4 marzo, presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università degli Studi di Tor Vergata, l'Aiop rappresentata dalla VicePresidente, Barbara Cittadini, presenterà il "XII Rapporto Ospedali&Salute".
Al Think tank oltre al Presidente di Ermenia, Nadio Delai, interverranno, di fronte ad una platea di studenti, autorevoli esperti in sanità espressioni di categorie pubbliche e private.

Executive Master in Management delle Aziende Sanitarie e Socio-Assistenziali

La SDA Bocconi School of Management, Scuola di Direzione Aziendale dell'Università Bocconi di Milano, mette a disposizione un bando di concorso, per l’assegnazione di n. 2 esoneri parziali, a favore di candidati all’Executive Master in Management delle Aziende Sanitarie e Socio-Assistenziali (Ed. 15) che siano dipendenti di aziende sanitarie private associate AIOP Giovani o dell’Associazione AIOP Giovani.
Il numero di esoneri totali o parziali, nel numero massimo sopra indicato, e i criteri di assegnazione sono definiti e riconosciuti da una Commissione il cui giudizio è insindacabile e verrà comunicato al beneficiario entro la data del 10 marzo 2015.

L'eco sulla stampa dell'appello Aiop rivolto a Matteo Renzi e a Beatrice Lorenzin

A seguito dell'invio del comunicato stampa che riportava la posizione espressa dal Presidente nazionale, Gabriele Pelissero, in merito alla proposta avanzata dalle Regioni che conterrebbe un taglio di 350 milioni di euro all'ospedalità privata accreditata, vi riportiamo di seguito la raccolta di tutti gli articoli usciti sino ad oggi sulle principali testate nazionali e regionali e suoi principali siti online.

Caso Avastin. Per l'Antitrust "è discriminatorio escludere i centri privati da somministrazione"

L'AGCM ha sollevato criticità concorrenziali

Permettere l'utilizzo del farmaco Avastin per la cura delle patologie visive solo alle strutture pubbliche, ma non a quelle private dà luogo ad "una ingiustificata discriminazione tra strutture pubbliche e private". Lo mette nero su bianco l'Antitrust, che nell'ultimo bollettino bacchetta l'Aifa e prende nuovamente posizione su una vicenda, quella di Avastin e Lucentis, che negli ultimi due anni è salita più volte agli onori delle cronache, soprattutto dopo la maxi multa comminata proprio dall'Autorità garante della concorrenza ai due colossi farmaceutici La Roche e Novartis per aver fatto cartello per ostacolare la vendita del farmaco antitumorale Avastin per la cura della vista, favorendo invece quella di Lucentis, che costa 10 volte tanto.


Il Tar di Sicilia accoglie il ricorso dell'Aiop

C'era un errore di calcolo e la riduzione incideva solo sui privati. Secondo il Vice Presidente nazionale Aiop e Presidente Aiop Sicilia, Barbara Cittadini: "Registro, non senza soddisfazione, la sentenza del Tar. Mi auguro che possa costituire presupposto e nuova base per la programmazione della rete ospedaliera regionale. Affinché questa possa, finalmente, essere impostata su una reale e virtuosa collaborazione tra amministrazione e operatori del settore ed abbia come unico obiettivo quello di garantire ai siciliani un sistema sanitario efficiente e di qualità".




I controdazi sarebbero peggio
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La risposta migliore e più saggia ai nuovi dazi imposti dall'amministrazione americana è rifiutarsi di giocare al loro stesso gioco.


La mente protezionista
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Un mese, un libro. La recensione di Alberto Mingardi.


Riforme per sostenere la crescita
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La spinta post-Covid è esaurita, gli effetti del Pnrr sono risultati modesti e l'export è in crisi per i timori internazionali.

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