AiopMagazine n° 11 - novembre 2015
Qualcosa di nuovo
Editoriale - di Gabriele Pelissero
La stampa dei giorni scorsi ha evidenziato con molto stupore i risultati di una ricerca di Agenas sui bilanci delle Aziende ospedaliere di 14 regioni. Un quadro parziale della situazione, ma comunque indicativo. Coi bilanci in profondo rosso ci sono 29 grandi ospedali pubblici d’Italia (4 in Toscana), concentrati in Piemonte (4), Liguria (2), Toscana (4), Marche (1), Lazio (9), Calabria (4), Sardegna e Campania (uno ciascuna). Un buco da 915 milioni, destinato a moltiplicarsi quando saranno disponibili i dati di tutte le regioni.
Dati molto parziali, come si diceva, perché ovviamente non tengono conto di tutte le Aziende ospedaliere e di tutti gli Irccs a gestione pubblica, e soprattutto di tutte le strutture ospedaliere delle Asl a gestione diretta, per le quali é ancora un'impresa distinguere i relativi conti economici. Dati parziali, ma già molto significativi se pensiamo alle "punte di diamante" dei 158 milioni di euro di deficit del San Camillo-Forlanini o dei 104 milioni di euro del San Filippo Neri, entrambi di Roma.
Sono dati eclatanti, ma non sono una sorpresa. Già lo scorso anno, Aiop presentava il suo XII Rapporto "Ospedali & Salute", con una indagine dettagliata che coinvolgeva 24 Aziende ospedaliere pubbliche su 88, nella quale emergeva un disavanzo reale complessivo compreso tra un minimo di 3,334 miliardi e un massimo di 5,066 miliardi di euro. Di fronte a questi dati, ha ancora senso moltiplicare studi e convegni sulla sostenibilità del SSN?
Ma c'é qualcosa di nuovo e ci sembra opportuno metterlo in evidenza. Le norme in materia sanitaria contenute nel ddl Legge di stabilità 2016 appaiono quasi rivoluzionarie, pur nel loro semplice buon senso, e appagano anni di proposte avanzate da Aiop e finora rimaste deluse. Anzitutto, dal 2016, tutte le Aziende ospedaliere, gli Irccs pubblici, anche se trasformati in fondazioni e le Aziende ospedaliere universitarie integrate dovranno pubblicare integralmente i loro bilanci on line. Una norma apparentemente “ovvia”, ma che di per sé darebbe evidenza ai principi della pubblicità, della trasparenza e dell'uniformità cui naturalmente dovrebbe ispirarsi l'azione della Pubblica Amministrazione. A ciò, si aggiunga che al medesimo obbligo, dal 2017, saranno tenuti anche gli ospedali pubblici a gestione diretta, dipanando la nebbia che finora non ha fatto distinguere questi bilanci dal più generale conto delle Asl di riferimento. Ma c'é di più. Già dal 31 marzo 2016, le Regioni dovranno evidenziare le strutture il cui bilancio presenta disavanzi superiori ai 10 milioni di euro o con percentuali tra deficit e ricavi maggiori del 10%. I calcoli dovranno essere fatti in riferimento ai tariffari regionali e questo comporterà un evidente disagio su un tabellare delle prestazioni ospedaliere che - ricorrendo anche alla Giustizia amministrativa, visto che era applicato solo per il privato accreditato - Aiop ha sempre denunciato per la sua sottostima.
Ulteriore novità sarà quindi la predisposizione di Piani di rientro triennali per le strutture pubbliche che presentano il deficit over line, con responsabilità diretta sugli amministratori responsabili dell'eventuale mancato risanamento.
Sarà la volta buona? Siamo moderatamente fiduciosi. La politica ci ha abituati alle proroghe, alle norme salva-sprechi, ai ripensamenti alla vigilia delle date di scadenza. Ci auguriamo che fiumi di parole e di inchiostro sulla sostenibilità del SSN finiscano finalmente nel mare calmo di un Paese normale, in cui responsabilità e visione politica diventino virtù non straordinarie.
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