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AiopMagazine n° 7/8 - agosto 2013
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AiopMagazine n° 7/8 - agosto 2013

Quando tre indizi fanno una prova

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EDITORIALE - di Gabriele Pelissero


Agatha Christie diceva che un indizio é un indizio, due indizi sono una coincidenza, tre indizi sono una prova.
Con un felice susseguirsi di date ravvicinate, abbiamo assistito nelle ultime settimane a tre importanti pronunciamenti di giudici, che costituiscono altrettanti pietre miliari nel giudizio sulla politica sanitaria nel nostro Paese degli ultimi anni, oltre che straordinari successi Aiop.
Il primo pronunciamento - il primo indizio - é avvenuto con la sentenza del Tar Campania depositata il 18 giugno scorso, con la quale é stato annullato il dca n.156 Campania del 31/12/2012. Un decreto diventato in fretta tristemente famoso per il suo disegno di abolire la libera scelta del luogo di cura dei pazienti campani (per potersi recare nelle regioni limitrofe per la cura di determinate patologie sarebbe stata necessaria una preventiva autorizzazione dell'Asl). Un principio tanto piú anacronistico se lo si raffronta con la direttiva europea che consentirá dal prossimo ottobre ad ogni cittadino europeo di recarsi in altri paesi comunitari per farsi curare.
Il secondo indizio é quello della sentenza del Tar Lazio, depositata il 5 luglio scorso, con la quale é stato chiesto al Ministero della Salute di dare le motivazioni, la documentazione tecnica a supporto dell'inadeguato tariffario nazionale contenuto nel Dm 18/10/2012. Non é una bocciatura definitiva del decreto ministeriale - la prossima udienza sará il prossimo 3 dicembre - ma quanto basta per dare atto all'Aiop che il suo ricorso era tutt'altro che campato in aria.
La terza sentenza é quella di pochi giorni fa della Corte Costituzionale - la n.186 del 12 luglio 2013 - con la quale é stata dichiarata incostituzionale la norma contenuta nell'art. 1, comma 51 della legge del 13 dicembre 2010, n.220 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato – Legge di stabilità 2011), con la quale da tre anni venivano bloccate le azioni esecutive nelle regioni in regime di piano di rientro dei fornitori di beni e servizi del Ssn nei confronti delle Asl e delle Ao.
Tre indizi che fanno una prova, quella di una politica sanitaria basata su provvedimenti illegittimi, pesantemente vessatori nei confronti dei fornitori privati, in particolare degli erogatori di prestazioni ospedaliere. Quello che é in gioco non sono solo gli interessi legittimi di una categoria, ma la stessa concezione di Stato, che non puó essere basata sull'idea di cittadini di cui servirsi, ma di cittadini-sovrani, di cui avere anzitutto rispetto; e questo é stato un palese esempio che la crisi che viviamo oggi ha anche carattere di concezione politica, oltre che di effetti economici.
La posizione dell'Aiop non é stata remissiva, ma ha agito a tutto campo. Prima con la fitta corrispondenza istituzionale, poi con la denuncia pubblica, infine con le armi dei ricorsi giudiziari.
Per questo siamo certamente soddisfatti, pur sapendo che la strada é ancora lunga. E noi la percorreremo tutta. 

 

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