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AiopMagazine n° 5 - maggio 2014
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AiopMagazine n° 5 - maggio 2014

Un anno di Aiop ai tempi della crisi

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Attività Europea ed  Internazionale dell'Aiop
Relazione 2014
 di Alberta Sciachì
 

Editoriale - di Gabriele Pelissero


Sarà stata l’intensità dell’attività svolta ad ogni livello, ma questo anno - dall’Assemblea di Roma 2013 all’Assemblea di Venezia 2014 – sembra sia volato in un attimo. E’ stato un anno segnato dalla difficile crisi economica e da due governi di emergenza dalla maggioranza anomala.
Arriviamo a Venezia passando dalla difficile strettoia del DEF 2014 e del decreto Irpef di aprile, che sembravano voler continuare la politica dei tagli lineari in sanità; e in quella del cd. decreto Balduzzi sugli standard della rete ospedaliera, che sembrava non dar scampo alle strutture private per acuti con meno di 60 p.l.
Ma arriviamo a Venezia soprattutto dopo l’Assemblea Generale Straordinaria del 7 maggio scorso a Roma, in cui lo storico confronto con il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha dato atto del formidabile lavoro istituzionale svolto dalla Sede nazionale per riportare i problemi del settore nell’alveo della politica sanitaria, piuttosto che in quello della politica economica. In quella sede, oltre all’importantissima affermazione che nessuna struttura verrà chiusa e che il Patto per la Salute rimodulerà la rete ospedaliera con tutte le risorse strutturali esistenti, sono stati affermati due principi che andranno riproposti e sostenuti nel prossimo anno. Il primo è quello del primato della programmazione all’interno del SSN. La sanità italiana ha vissuto gli ultimi tre anni in amministrazione controllata, con 25 miliardi di euro di tagli. E’ stato un impoverimento collettivo e le inefficienze non sono state nemmeno affrontate.
Affermare, come ha fatto il Ministro, il primato della programmazione, secondo il criterio della qualità ed economicità delle prestazioni, qualunque sia la natura giuridica del soggetto erogatore, è un punto di partenza importante per la collaborazione reciproca e per guardare il futuro con maggiore serenità. Il secondo è quello di riaffermare il ruolo di parte fondamentale dell’ospedalità privata nel sistema salute di questo Paese. Le penalizzazioni delle strutture private sono nate anche da questo equivoco di fondo: quello di ritenere queste risorse mere fornitrici di beni e servizi, piuttosto che parte integrante del sistema, come aveva chiarito la legge 724 del 1994, a modifica del decreto di riforma del SSN. Eppure, come fornitori di beni e servizi sono stati trattati e sono stati colpiti. Ci ritroviamo quindi a Venezia e sappiamo di aver lavorato molto in tre direzioni: per una rappresentanza efficace, per una identità organizzativa solida e per l’efficienza dei servizi resi dalla Sede nazionale. In queste pagine di AiopMagazine Speciale Assemblea ci sono diversi articoli che danno un’idea dell’attività svolta dalle diverse componenti associative, ma per raccontare tutto andrebbero allegati i quasi 50 numeri di Informaiop, che hanno raccontato e accompagnato questo anno di Aiop in tempi di crisi. Ciò che non mi distrugge mi rafforza, scriveva Nietzsche. Anche se le intemperie non sono finite, noi oggi ci sentiamo più forti nell’affrontarle.


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