AiopMagazine n° 12 - dicembre 2014
L'Aiop si appella a Renzi: sui privati evitare tagli sbagliati e ingiusti
La lettera di Gabriele Pelissero
Di fronte alla bozza di Legge di Stabilità 2015, che prevede un taglio di trasferimenti alle Regioni di 4 miliardi, il Presidente nazionale Aiop, Gabriele Pelissero, in una lettera indirizzata al Premier Matteo Renzi, ai Ministri della Salute Beatrice Lorenzin e dell'Economia e Finanze Pietro Carlo Padoan, denuncia come un consistente taglio del finanziamento per il sistema sanitario regionale riguarderebbe ancora una volta il privato accreditato.
Nell’esprimere "viva preoccupazione per una proposta che sarebbe ingiusta e sbagliata”, Pelissero si appella al Governo e al Parlamento per manifestare vive preoccupazioni.
Ecco il testo:
11 Dicembre 2014
Ill.mo On.le Matteo Renzi
Presidente del Consiglio dei Ministri
Ill.ma On.le Beatrice Lorenzin
Ministro della Salute
Ill.mo On.le Pietro Carlo Padoan
Ministro dell’Economia
e delle finanze
Ill.mo On.le Enrico Morando
Viceministro dell’Economia
e delle Finanze
Ill.mo Sen. Antonio Azzollini
Pres. V Commissione Bilancio Senato
Signor Presidente, Sig.ri Ministri, Signor Presidente della V Commissione,
mi permetto di rappresentarVi la viva preoccupazione, diffusa in migliaia di Aziende ospedaliere e ambulatoriali di diritto privato che operano all’interno del S.S.N.
Abbiamo appreso, infatti, che la prossima Legge di Stabilità 2015 chiederà un contributo alle Regioni Italiane per concorrere al rilancio economico del Paese. In queste ore si è però diffusa la voce secondo la quale, su sollecitazione di alcuni soggetti istituzionali, un consistente taglio del finanziamento per il Sistema Sanitario riguarderebbe ancora una volta (e sarebbe il quarto anno!) le prestazioni erogate dal privato accreditato.
Noi riteniamo che questa proposta sia ingiusta e sbagliata.
Sbagliata perché colpisce gli operatori che costano meno (il 15% della spesa ospedaliera a fronte del 25% delle prestazioni erogate) e che raccolgono il più alto livello di soddisfazione e consenso da parte dei cittadini che ad essi si rivolgono.
Ingiusta perché non consentirà di dare una risposta adeguata alla domanda di salute dei cittadini, in quanto una ulteriore riduzione delle risorse, che si aggiunge a quelle già subite nel triennio passato, comporterà inevitabilmente una diminuzione dei servizi e delle prestazioni sinora garantiti, che verosimilmente colpirà le fasce più deboli della popolazione.
Una misura così strutturata non consentirebbe, ancora una volta, di affrontare il vero problema dell’inefficienza della spesa sanitaria, che si concentra in una gestione inadeguata ed impropria delle strutture pubbliche, dove si registrano i maggiori sprechi, come è stato ampiamente documentato da tutti gli studi e le analisi economiche.
Da recenti analisi di settore si evince, infatti, in maniera incontrovertibile che, a livello nazionale, le Aziende Ospedaliere e gli ospedali a gestione diretta presenterebbero un disavanzo reale complessivo valutabile tra il 13,2% e il 20,1% della spesa sostenuta per le prime e tra il 12,6% e il 14,0% della spesa per i secondi.
Una amministrazione attenta ed oculata può, invece, ridurre in tempi brevi ed in maniera significativa i costi senza modificare né la quantità né la qualità delle prestazioni erogate, come tante Aziende di diritto privato hanno fatto a partire dal caso più noto del salvataggio dell’Ospedale San Raffaele di Milano.
Certi del Vostro impegno per un Servizio Sanitario Nazionale efficace ed efficiente, Vi chiediamo di non reiterare scelte che danneggiano i cittadini e che non aiutano il risanamento e la crescita qualitativa della pubblica amministrazione.
Prof. Gabriele Pelissero
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