AiopMagazine n° 6 - giugno 2016
Scrivere una nuova storia
Editoriale - di Gabriele Pelissero
Solitamente le Assemblee Generali Aiop hanno la funzione, tra l’altro, di essere una specie di pit stop del percorso associativo, una verifica annuale delle tante attività svolte. Quest’anno, l’Assemblea di Praga ha assunto invece un significato speciale e storico, in coincidenza con il cinquantenario dalla fondazione dell’Associazione. Sia la presentazione del libro “Nella storia della Sanità italiana. Cinquant’anni di Aiop”, che il successivo dibattito, cui ha partecipato anche MariaPia Garavaglia, già Ministro della sanità dei primi anni ’90, hanno rivelato il ruolo storico svolto dall’Aiop di servizio e a tutela dell’ospedalità privata in Italia.
La riflessione non poteva non tener conto dell’evoluzione della politica sanitaria nel Paese, soprattutto dall’istituzione del SSN. Un Servizio in cui l’ospedalità privata è stata inserita inizialmente con un ruolo di supplenza delle carenze strutturali della rete ospedaliera pubblica, ma che nel tempo – e grazie alla capacità imprenditoriale di tanti nostri Soci – è diventata «parte integrante dell’offerta sanitaria nazionale», come scrive il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin nella presentazione del libro. Provate oggi a chiedere ai cittadini italiani se fanno differenza tra strutture pubbliche o private tra gli erogatori del SSN. Noi lo facciamo ogni anno, pubblicando le risposte nell’apposito capitolo del Rapporto Ospedali & Salute, e ogni anno viene confermata la duplice esigenza della qualità delle cure e quella della risposta efficiente alla domanda di salute. Di fronte a questa necessità l’ospedalità privata è in grado di garantire un’offerta adeguata e in continuo miglioramento, come dimostrano gli indici, ad esempio, del case-mix delle prestazioni rese dagli erogatori privati, il cui valore in molte regioni supera quello degli erogatori pubblici. Oggi «l’ospedalità privata costituisce servizio sanitario pubblico», ha affermato ancora il Ministro Lorenzin nella conferenza stampa di presentazione dell’Assemblea Aiop alla stampa italiana dello scorso 24 maggio. Questa consapevolezza e la considerazione che l’Aiop sia «un interlocutore autorevole e responsabile del Governo nazionale» non significa che tutti i problemi siano risolti. In altri periodi storici, ciò avrebbe consentito ai nostri imprenditori di lavorare certamente con più serenità e quindi con una programmazione più definita. La crisi economica non favorisce tutto questo e temi direttamente o indirettamente collegati alla diminuzione delle risorse per il welfare incidono nella vita delle nostre aziende: da quello della mobilità interregionale a quello dell’assetto normativo della responsabilità professionale, da quello dell’aggiornamento del tariffario nazionale all’ultimo, solo in ordine di tempo, legato alla recentissima interpretazione della Cassazione sul contributo Enpam. Tanti temi che, per la loro complessità, ripropongono l’importanza del ruolo dell’Aiop, sempre più vitale, delicato e decisivo per le nostre imprese.
Il futuro dell’Aiop è già cominciato e a noi tutti spetta il compito di scriverne la storia.
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