AiopMagazine n° 9 - settembre 2016
Autunno caldo
editoriale - di Gabriele Pelissero
Non sarà un autunno tranquillo. Nelle prossime settimane, infatti, terminato il periodo di istruttoria, dovrebbero arrivare alla fase finale alcune importanti questioni di politica sanitaria, e alcune che riguardano direttamente la sanità privata. Almeno quattro sono i temi che richiamano la nostra attenzione. Il primo è quello che riguarda la mobilità sanitaria interregionale. E’ un tema sollevato da alcune Regioni, e ciò che preoccupa è il paradossale approccio di voler agire sugli effetti, anziché sulle cause del problema. Al di là di una mobilità definita “fisiologica”, l’Aiop continua a ribadire che l’ulteriore significativa componente della mobilità nasce da carenze nell’assistenza sanitaria in alcune regioni e non si può nascondere questo problema impedendo ai cittadini di curarsi dove ritengono utile, costringendoli a pagare di tasca propria o ad accontentarsi quando è in gioco quel particolare bene che è la propria salute. Il secondo tema è quello della responsabilità professionale oggetto del ddl Gelli, che sembra giunto alle battute finali nella relativa Commissione in Senato. L’articolazione del provvedimento, oltre alla componente imprenditoriale, lascia perplessi molti giuristi costituzionalisti. Nato inizialmente per abbattere i costi della medicina difensiva, lo schema di provvedimento si è sviluppato su un percorso imprevedibile negli esiti, che rischia di essere ulteriormente dispendioso per la spesa pubblica. Rimane ferma l’opposizione di Aiop al doppio regime di responsabilità struttura/medico, che sembra però un dogma indiscutibile. Terzo tema è quello dell’aggiornamento del tariffario nazionale. La Commissione permanente tariffe del Ministero continua il suo lavoro – cui concorre anche Aiop sia con proposte specifiche che con alcune strutture campione – di cui dovremmo vedere gli esiti nelle prossime settimane. Altro argomento è quello del contributo Enpam per la specialistica esterna, per il quale la sentenza della Cassazione di maggio scorso ha provocato la possibilità di un chiarimento definitivo, con la programmazione di incontri tra la Fondazione, l’Aiop e le altre Associazioni di categoria. Su questo tema siamo fortemente impegnati con Anisap e Confindustria per limitare al minimo i danni. Su questi e altri temi, l’Aiop è presente in tutti i tavoli, con incontri istituzionali, position paper, proposte ed eventi creati ad hoc. Questo lavoro è reso possibile anche grazie all’impegno di tanti imprenditori che fanno parte delle Commissioni Aiop costituite su temi specifici, oltre che dell’Esecutivo, delle Presidenze regionali e della Sede Nazionale. Tutto questo si verifica in un contesto generale difficile, sia dal punto di vista economico che politico. Rallenta la già debole ripresa economica del Paese e sembra già difficile garantire l’incremento di 2 miliardi del fondo sanitario promessi dalla legge di Stabilità 2016 (già ridotti rispetto a quanto scritto sul Patto per la salute 2014-2016). I nuovi LEA approvati nell’Accordo Stato-Regioni rischiano di rimanere solo un credito non esigibile. Dal punto di vista politico ci avviciniamo all’appuntamento referendario, con eventuali ricadute anche sulla direzione della politica sanitaria, che più che per il merito, sembra accendere gli animi di rivincite personali e di partito. Insomma, prepariamoci ad un autunno caldo, se non proprio ad uno “tsunami della sanità” o ad un “puzzle d’autunno”, come hanno titolato in questi giorni alcuni giornali. E le mobilitazioni di alcune nostre sezioni regionali - in Aiop Campania e Aiop Emilia Romagna - ne sono un primo segnale. Sarà compito di tutti noi reagire come singoli e come Associazione, e dedicheremo tutto il nostro impegno.
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