AiopMagazine n° 9 - settembre 2017

 Scarica in PDF

editoriale - di Gabriele Pelissero

Lasciata alle spal­le la calura estiva, il rientro dalle ferie coincide con i preparativi, per ora sotto traccia, della legge di Bilancio, argomento con effetti diretti sul nostro settore. Dal 2011 – anno di inizio degli effetti della crisi e della spending review nel nostro Paese - ad ogni esame di economia è stato il Servizio Sanitario Nazionale il soggetto ad essere più penalizzato, con una riduzione degli stanziamenti decrescenti rispetto al PIL, al di sotto del 7%, indicato come livello minimo di sostenibilità. Gli effetti negativi hanno riempito le pagine di tutti i rapporti medico-statistici e animato il dibattito nei convegni e sulle pagine dei giornali.
Ne hanno fatto le spese tutti gli operatori, e soprattutto i pazienti, coinvolgendo in modo crescente anche la sanità privata accreditata, cui non è bastata la dimostrazione del tasso di qualità delle sue prestazioni e della sua organizzazione aziendale, e di un assorbimento relativamente più basso delle risorse economiche pubbliche.
Ma in questo inizio di autunno 2017 qualcosa di nuovo c’è. Sia il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, che lo stesso premier Paolo Gentiloni, stanno evidenziando finalmente la controtendenza dei dati finanziari del Paese rispetto agli “anni della crisi”, con un miglioramento dei principali indicatori economici. Sembra proprio che l’Italia stia ripartendo, anche se la zavorra del debito pubblico non consentirà di immaginare alcun boom economico, tenendo anche in considerazione l’annunciata volontà di ridurre ancor più la spesa pubblica.
Insomma, dopo tanti provvedimenti finanziari di emergenza, si parla di una prossima legge di Bilancio di manutenzione, che deve far fronte agli innumerevoli problemi strutturali del Paese.
Per la sanità, il mantenimento del SSN, pur con i duri colpi ricevuti, sembra quasi uno straordinario successo, ma anche questo settore ha bisogno di manutenzione, e con urgenza. L’Aiop rafforzerà la sua proposta di eliminare il cappio con il quale è stato stretto il collo della sanità privata con la legge Monti del 2012, che ha posto una continua e crescente riduzione dei budget ad essa assegnati. Una norma che, se poteva avere un significato in un momento di grave congiuntura per il Paese, si rivela oggi ingiusta e miope.
Sul piano dei provvedimenti amministrativi, si riapre ora il percorso di revisione dei tariffari delle prestazioni sanitarie, a cominciare da quelli ambulatoriali, dopo il primo flop dello scorso mese di marzo, quando la solita logica del rinvio aveva offerto un nuovo elenco provvisorio e - guarda caso – ancora una volta penalizzante per la sanità privata accreditata. In quella occasione, la nostra Associazione aveva manifestato il suo dissenso alla riduzione dei valori tariffari sia direttamente al Ministro (7/4/2017, assieme ad Aris e FederAnisap) che attraverso Confindustria (27/4/2017), cui Aiop aveva chiesto di intervenire con forza.
Dopo gli anni della paura sulla tenuta del nostro SSN lungo il tunnel della crisi economica, in cui hanno giocato un grande ruolo la responsabilità e la solidarietà di tutti gli operatori, l’ultimo miglio per uscirne completamente richiede di aggiungere coraggio. Ci auguriamo che i programmi delle coalizioni politiche, che si preparano bellicosamente all’ormai prossimo appuntamento politico-elettorale, ne abbiano in abbondanza.