AiopMagazine n° 6 - luglio 2015
Pronti ad una nuova partita
editoriale - di Gabriele Pelissero
Custodiremo a lungo tra i nostri ricordi quello delle giornate assembleari Aiop appena trascorse. Pur nell’importante scadenza del rinnovo delle cariche associative nazionali, non avevamo immaginato lo straordinario record di partecipazione registrato a Roma. La 51ª Assemblea Generale Aiop ha detto tre cose. La prima é che siamo un’Associazione viva, percepita come tale dagli associati e da tutti gli interlocutori del settore. Non era facile attraversare indenni il pericoloso crinale degli anni della spending review. I rischi non sono finiti, ma gli associati hanno percepito l’impegno quotidiano a tutti i livelli, istituzionale, scientifico, organizzativo e mediatico. La seconda é che siamo una voce autorevole, forse l’unica in Italia di tutela del settore. Che ciò non sia un esercizio autoreferenziale ce lo ha confermato la presenza in Assemblea del Direttore della programmazione del Ministero della salute, che ha accettato di confrontarsi con Aiop sui temi del finanziamento delle prestazioni sanitarie e sulle prospettive del rapporto pubblico-privato in sanità. E’ stato però lo stesso Ministro Lorenzin -in collegamento telefonico, per le evidenti difficoltà di salute, lietamente concluse in questi giorni – a riconoscere il ruolo e il valore della componente privata accreditata all’interno del SSN. Il terzo messaggio dell’Assemblea é che Aiop é pronta a cogliere le sfide del futuro. I più autorevoli soggetti istituzionali e scientifici stanno confermando il fallimento della spending review in sanità. L’aggiustamento dei conti pubblici non é andato in direzione di un efficientamento del sistema, di un’aggressione degli sprechi, ma di un impoverimento complessivo del sistema di cui é emblematico il ricorso alla spesa sanitaria privata registrato dal Censis in questi giorni. Tutto ciò richiede un ripensamento strutturale, una nuova architettura del welfare e su questo piano Aiop ha molte cose da dire e dovremo essere capaci di contagiare maggiormente gli altri con la ragionevolezza e la sostenibilità di queste idee.
Mi corre l’obbligo di ringraziare uno per uno tutti i Soci Aiop per la conferma unanime all’incarico di Presidente nazionale. Che gli incarichi associativi in Aiop non fossero solo onorifici lo sapevamo da tempo, ma non nascondo la mia fierezza di rappresentare un’Associazione viva, autorevole e pronta a cogliere le sfide del futuro. E ringrazio anche il Consiglio nazionale per aver voluto assecondare la mia richiesta di confermare la “squadra” del Comitato Esecutivo. Conosco l’affetto, ma soprattutto l’impegno di ciascuno di loro e conto proprio su ciò per ricominciare la partita del nuovo triennio 2015-2018. Vi assicuro che a questa partita non ci accontenteremo di essere solo spettatori.
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