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AiopMagazine n° 09 - settembre 2018
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AiopMagazine n° 09 - settembre 2018

Secondo incontro al Ministero della Salute


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editoriale - di Barbara Cittadini

Il 31 agosto, il Presidente Barbara Cittadini e il professor Gabriele Pelissero hanno avuto un ulteriore incontro con il Capo di gabinetto e la struttura tecnica del Ministro Giulia Grillo. Il tema oggetto del confronto è stato, prevalentemente, quello della copertura del rinnovo dei CCNL della sanità privata. Il Presidente ha evidenziato che i livelli retributivi ai quali dovrebbero adeguarsi le strutture accreditate, per allinearsi al comparto pubblico, riguardano per il personale non medico il biennio 2008-2009 ed il triennio 2016-2018, in considerazione del fatto che, nel periodo intermedio, non sono stati rinnovati, anche, i contratti pubblici. Si tratta di impegni rilevanti per il conto economico delle strutture accreditate, le quali saranno in grado di sostenerli solo se, a sostanziale invarianza delle prestazioni fornite (ed il trend in discesa delle prestazioni di ricovero deve essere anch’esso monitorato), verranno supportate dai Sistemi sanitari regionali con interventi adeguati, che assicurino l'individuazione delle risorse aggiuntive necessarie. Ai fini della copertura degli oneri economici derivanti dai rinnovi contrattuali, occorre rilevare che, a differenza di quanto avveniva con il precedente modello di determinazione della diaria giornaliera, da quando è stato introdotto il sistema a DRG, che paradossalmente è predisposto per un'analisi attenta e puntuale delle voci di costo delle prestazioni, negli ultimi rinnovi contrattuali, non si è tenuto in alcun conto della suddetta valutazione, ascrivendone le motivazioni alle difficoltà economiche finanziarie nelle quali si trovava il Paese. Per quanto alcune norme recenti, in tema di determinazione delle tariffe, prevedano un loro aggiornamento biennale (forse proprio in virtù della cadenza di analoga tempistica legata ai rinnovi della parte economica dei contratti di comparto), né la revisione dei tariffari, né tantomeno il conseguente e necessario adeguamento dei budget riconosciuti all’ospedalità accreditata, sono stati in qualche misura tenuti in considerazione. Le tariffe nazionali di riferimento sono quelle del c.d. “Decreto Balduzzi” (DM 18 ottobre 2012), definite nel complesso periodo emergenziale della “spending review” ed imposte a tutte le regioni, con il disincentivo della copertura con risorse provenienti dalla fiscalità aggiuntiva interna per le eventuali integrazioni. In merito a quanto attiene ai budget la situazione risulta, se possibile, ancora più penalizzante, essendo tuttora operante una norma, dal palese profilo di incostituzionalità, che prevede il blocco dei finanziamenti per il privato accreditato ai livelli del 2011 meno il 2%. Con queste poco incoraggianti premesse, le trattative sindacali riprese, con cadenze serrate, si stanno sviluppando, soprattutto, sul versante normativo, essendo le previsioni di adeguamento economico del comparto privato ai livelli di quello pubblico, imprescindibilmente, collegate ad una non più procrastinabile copertura reale dei costi. Quanto avvenuto a partire dal 2010 per gli incrementi del biennio 2006-2007 del personale non medico è un’eventualità non più sostenibile per i bilanci delle strutture accreditate. Del resto, per i circa 544 mila operatori della sanità pubblica sono già previste, invece, coperture di livello nazionale e regionale al momento di entità non ben definita e che potrebbero superare a consuntivo un miliardo di euro all’anno relativamente al rinnovo 2016-2018. Il secondo tema affrontato, nel corso del confronto istituzionale, è stato quello delle liste d'attesa. La richiesta avanzata dalla controparte istituzionale è stata quella di sottoporre una proposta che espliciti in che modo e con quale impatto economico l'Aiop potrebbe garantire una soluzione al problema delle liste di attesa, che è una criticità rilevata dal Ministero e rispetto alla quale vi è particolare attenzione del Governo. La situazione, come sappiamo, non è uniforme in tutta Italia; in alcune regioni i settori più critici sono quelli della specialistica ambulatoriale, mentre in altri riguardano, anche, quelli dei ricoveri. La Sede nazionale Aiop ha, quindi, chiesto ai Presidenti regionali e ai PP.Aut. Aiop di fare un’ analisi nei loro territori, per comprendere quali sono le prestazioni o le tipologie di prestazioni che nelle loro realtà comportano tempi di attesa particolarmente lunghi, che superano il valore regionale accettato per le liste d’attesa, in che misura le strutture Aiop possono contribuire al loro assorbimento e il relativo budget supplementare necessario, che consenta, infine, di formulare una proposta, come Sede nazionale al Ministero.


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