La gestione degli eventi di emergenza negli ospedali e nelle strutture sanitarie richiede un livello di preparazione che va oltre l'implementazione delle best practices standard di continuità operativa degli impianti elettrici, informatici, di illuminazione, ventilazione, raffrescamento e riscaldamento. È importante essere preparati non solo dal punto di vista tecnologico, ma anche in termini di capacità organizzativa per garantire la resilienza dei sistemi sotto pressione.
L’obiettivo: intervenire su tutti i provvedimenti d'urgenza legati al Covid-19
La pandemia del Coronavirus ha, incontrovertibilmente, stravolto le abitudini, l’approccio al lavoro e i progetti di tutti gli Italiani, al quale ha fatto eco, un’attività normativa d’urgenza che sta avendo, o rischia di avere, un impatto, anche, sull’operatività delle nostre imprese.
È stato ed è un fermento legislativo che, la Presidenza nazionale e il Comitato esecutivo hanno seguito con la massima attenzione. Attenzione alla quale hanno fatto seguito interventi mirati, finalizzati a incidere, per quanto possibile, sulla legislazione in itinere, e così favorire l’emanazione di norme, che tengano conto delle necessità delle nostre strutture sanitarie.
Il Servizio Sanitario Nazionale ha due componenti e un solo obiettivo: la salute degli italiani
Eugene Kaspersky: "Un attacco compiuto contro un ospedale in questo momento va considerato come un attacco terroristico”
Sotto attacco le strutture sanitarie. La pandemia da COVID-19 sembra essere affiancata da un pericoloso “contagio digitale”, alimentato da malintenzionati che diffondono software dannosi per i sistemi informatici. Tra i possibili obiettivi non solo computer e server, ma anche TAC, ecografi o cardiografi.