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DPCM Programmazione dei flussi di ingresso legale in Italia dei lavoratori stranieri
Si segnala la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, Serie generale n.240, del 15-10-2025, del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 2 ottobre 2025 Programmazione dei flussi di ingresso legale in Italia dei lavoratori stranieri per il triennio 2026-2028.
In particolare il provvedimento all'articolo 6 (Ingressi nell'ambito delle quote per lavoro subordinato non stagionale e per lavoro autonomo) stabilisce che dal 2026 al 2028 l’Italia autorizza ogni anno l’ingresso di circa 76.850 cittadini stranieri per lavoro, di cui 76.200 per lavoro subordinato non stagionale e 650 per lavoro autonomo. I settori interessati comprendono agricoltura, pesca, industria alimentare, tessile, metallurgia, edilizia, commercio, turismo, logistica, servizi alle imprese e alle persone, sanità e assistenza, oltre ad altri ambiti produttivi e di servizi.
All’interno di queste quote sono riservati 25.000 posti all’anno a lavoratori provenienti da Paesi con cui esistono già accordi di cooperazione, come Albania, Marocco, India, Filippine e Ucraina. Ulteriori posti, in crescita da 18.000 nel 2026 a 34.000 nel 2028, sono destinati a lavoratori di Paesi che stipuleranno nuovi accordi con l’Italia. Sono previsti anche ingressi specifici. Ogni anno 50 discendenti di italiani fino al terzo grado potranno entrare per lavoro autonomo, 320 rifugiati o apolidi potranno accedere (300 per lavoro subordinato e 20 per lavoro autonomo) e tra 13.600 e 14.200 persone l’anno saranno ammesse per lavoro subordinato nell’assistenza familiare. Per il lavoro autonomo sono inoltre riservati 500 ingressi l’anno, per un totale di 1.500 nel triennio, destinati a imprenditori con investimenti significativi, liberi professionisti, titolari di cariche societarie, artisti riconosciuti e fondatori di start-up innovative.