Tribunale di Bari, Sezione Lavoro, Sentenza n. 2730 del 17 settembre 2018
La pronuncia in commento affronta il caso di una Casa di Cura, che, all’esito di un procedimento disciplinare, irrogava ad un lavoratore la sanzione della sospensione dal servizio e dalla retribuzione per tre giorni per aver questi “immotivatamente rifiutato di ottemperare alle disposizioni impartite dalla Direzione, non procedendo all’esecuzione delle mansioni affidate” e, nello specifico, essendosi rifiutato di recarsi nella stanza di degenza di un paziente solvente per il completamento della pratica assicurativa.
Appalti
Con l’interpello n.5/2018 il Ministero del Lavoro si pronuncia sulla corretta applicazione della solidarietà del committente per crediti retributivi relativi al lavoratore impiegato dall’appaltatore.
La Clinica San Francesco di Verona prosegue nella sua opera di attrazione europea ed internazionale quale Centro di Training per la chirurgia robotica di ginocchio ed anca.
Approvato il documento tecnico pluriennale di attività del centro regionale
La Regione Toscana con delibera n. 860 del 30 luglio 2018 ha approvato il documento tecnico pluriennale di attività del centro regionale per la gestione del rischio clinico, per gli anni 2018/2020.
Direttiva sull’accesso alle prestazioni transfrontaliere (2011/24/UE)
L’Expert panel on effective ways of investing in health (EXPH) ha di recente pubblicato un’opinione sull’implementazione dei centri europei di riferimento (ERN), istituiti dalla Direttiva sull’accesso alle prestazioni transfrontaliere (2011/24/UE). La costituzione di tali reti costituisce il primo esempio di una collaborazione volontaria e strutturata tra gli Stati membri nel campo della sanità, poiché riunisce istituzioni sanitarie specializzate per il trattamento di malattie rare e complesse, che colpiscono circa l’8% della popolazione ponendo un serio problema di salute pubblica. Simili patologie richiedono cure altamente specialistiche e i centri di riferimento favoriscono l’accesso a livello transfrontaliero ad un pool più ampio di expertise, offrendo così maggiori chance di ottenere una diagnosi e una cura adeguate. L’ampia raccolta di dati concernenti queste tipologie di pazienti consentirà inoltre lo sviluppo a lungo termine di studi clinici suscettibile di migliorare la comprensione delle malattie rare e di sviluppare nuovi farmaci.