Lo scorso 24 aprile vi avevamo segnalato come l’UEHP, su iniziativa del Presidente Paul Garassus, avesse inviato al Presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen, al Presidente del Parlamento europeo David Sassoli e al Commissario europeo per la salute e la sicurezza alimentare Stella Kyriakides, una lettera in cui veniva esplicato in maniera chiara il ruolo della sanità privata europea nel corso dell’attuale emergenza sanitaria da COVID-19.
La prevenzione che protegge i pazienti più fragili dal Coronavirus
Si chiama POST, il protocollo che sintetizza quattro principi fondamentali per guidare in sicurezza la fase 2: Prudenza, Organizzazione, Sorveglianza, Tempestività. A supportare questa definizione, c’è la preziosa evidenza scientifica di medici e ricercatori del Gruppo San Donato, che in questi tre mesi hanno ricoverato, osservato e curato più di 4.500 pazienti affetti da Coronavirus.
Aggiornamento a martedì 5 maggio 2020
Pubblichiamo in allegato il bollettino "Emergenza Covid-19", curato da Innogea, che rileva l'andamento dei principali parametri dell'epidemia, aggiornato al 5/5/2020.
“Abbiamo richiesto una riapertura del tavolo delle trattative ministeriali, che affronti sia la sua definizione che altri temi fondamentali per le aziende e, quindi, per le lavoratrici e i lavoratori”
“Il rinnovo del contratto nazionale del personale non medico, che opera nella componente di diritto privato del SSN continua a essere una priorità per AIOP e ARIS.
Anche nella drammatica emergenza sanitaria, che ha colpito il Paese, abbiamo continuato a chiedere al Governo di potere proseguire il dialogo con le Istituzioni e le Parti sociali, sia per addivenire, nelle modalità concordate, sin dall’inizio della trattativa, alla definizione del CCNL, sia per affrontare le sopravvenute criticità che, nella fase emergenziale, hanno investito tutte le nostre strutture, che hanno garantito, tempestivamente e senza riserve, anche e soprattutto grazie all’impegno straordinario del personale medico e non medico, quanto richiesto loro dalle Regioni, in considerazione del fatto che sono le Istituzioni che operano la programmazione in base alle esigenze che hanno nei loro territori”. Lo dichiarano Barbara Cittadini, Presidente nazionale AIOP e P. Virginio Bebber, Presidente nazionale ARIS, commentando l’annuncio dello stato di agitazione da parte delle principali sigle sindacali della sanità.
“Abbiamo richiesto una riapertura del tavolo delle trattative ministeriali, che affronti sia la sua definizione che altri temi fondamentali per le aziende e, quindi, per le lavoratrici e i lavoratori”
“Il rinnovo del contratto nazionale del personale non medico, che opera nella componente di diritto privato del SSN continua a essere una priorità per AIOP e ARIS. Anche nella drammatica emergenza sanitaria, che ha colpito il Paese, abbiamo continuato a chiedere al Governo di potere proseguire il dialogo con le Istituzioni e le Parti sociali, sia per addivenire, nelle modalità concordate, sin dall’inizio della trattativa, alla definizione del CCNL, sia per affrontare le sopravvenute criticità che, nella fase emergenziale, hanno investito tutte le nostre strutture, che hanno garantito, tempestivamente e senza riserve, anche e soprattutto grazie all’impegno straordinario del personale medico e non medico, quanto richiesto loro dalle Regioni, in considerazione del fatto che sono le Istituzioni che operano la programmazione in base alle esigenze che hanno nei loro territori”. Lo dichiarano Barbara Cittadini, Presidente nazionale AIOP e P. Virginio Bebber, Presidente nazionale ARIS, commentando l’annuncio dello stato di agitazione da parte delle principali sigle sindacali della sanità.