Il dottor Perazzini a Palermo e Pisa
Dal 20 al 23 ottobre 2017, nel contesto della Fiera del Mediterraneo di Palermo, ha avuto luogo il 102° Congresso della Siot (Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia) dal titolo “Le infezioni in chirurgia ortopedica. Le fratture complesse dell’arto superiore”.
Nella kermesse siciliana ha preso parte, in rappresentanza della Clinica San Francesco di Verona, Piergiuseppe Perazzini, Responsabile dell’Unità Funzionale di Ortopedia e Traumatologia, il quale, nel contesto di una seduta dedicata alla robotica (con annessi resoconti sullo stato dell’arte aggiornato al settembre 2017 e sulla tecnica ed i risultati della makoplastica parziale di ginocchio e di anca) ha presentato una relazione incentrata sulla sua copiosa esperienza maturata presso la struttura veronese a partire dal 2011.
Nel panorama nazionale, la casistica della clinica rappresenta oltre il 50% e costituisce una delle più importanti a livello internazionale. "Ho puntualizzato i motivi per cui la utilizzo" commenta l’ortopedico scaligero "ossia i vantaggi che la metodica può dare sia per il ginocchio che per l’anca. Vale a dire la minore invasività, la precisione e la ripetitività dell’impianto, il perfetto bilanciamento legamentoso del ginocchio e muscolare nell’anca, il più rapido recupero funzionale, la minore ospedalizzazione con minore costo sociale. Ho esposto inoltre le indicazioni in cui la utilizziamo, risultando più ampie rispetto al passato in virtù dell’esperienza acquisita e degli ottimi risultati ottenuti".
Un forte bisogno di riforma per salvare l’universalità del Sistema sanitario italiano
Anni di tagli al Ssn mettono a rischio, nei fatti, l’universalità nell’accesso alle prestazioni. La nuova legislatura si apre con l’esigenza di un profondo ripensamento sulla sanità, che tuttavia deve riuscire a mantenere per tutto il Paese uno dei diritti più preziosi e fondamentali: il diritto alla salute. Aiop si interroga sulle possibili strade da percorrere e si propone fra i protagonisti della sanità del futuro.
Medici specializzandi. Storica sentenza della Corte di giustizia Ue
Consulcesi: «Dopo 20 anni la Corte Ue conferma quanto abbiamo sempre sostenuto. Ora si apre una nuova giurisprudenza che i Tribunali dovranno recepire in tutti i gradi giudizio, inoltre le somme riconosciute potrebbero triplicarsi e vengono meno i termini di prescrizione». L’analisi dell’avvocato Marco Tortorella.
L’analisi di Docta: «Il messaggio tradizionale si riposiziona e diventa strumento di digital marketing rispetto alla comunicazione medico-paziente».
Il telefono rimane il primo strumento di comunicazione, mentre quasi la metà dei medici di medicina generale dichiara di comunicare abitualmente con i pazienti via email (46%), via whatsApp (44%) e via Sms (40%). In forte crescita anche il ruolo delle App, che vengono utilizzate oggi da circa il 73% dei medici di medicina generale e dall’81% degli specialisti.