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Question Time, Camera. Le risposte del ministro Schillaci
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Question Time, Camera. Le risposte del ministro Schillaci

Mercoledì 2 luglio, nell'ambito del Question Time, presso l'Aula della Camera il Ministro della Salute, Orazio Schillaci ha risposto a un ciclo di interrogazioni.

Mercoledì 2 luglio,  nell'ambito del Question Time, presso l'Aula della Camera il Ministro della Salute, Orazio Schillaci ha risposto alle interrogazioni:

  • n. 3-02061, a prima firma Lupi (NM), indirizzata al Ministro della Salute, in materia di livelli di spesa pubblica adeguati per il finanziamento delle attività di prevenzione.
Di seguito una sintesi della risposta del Ministro:
  • le malattie croniche non trasmissibili rappresentano oggi il 70% dei decessi, un dato che obbliga ad agire con determinazione su tutti i fattori di rischio modificabili;
  • il Piano nazionale della prevenzione 2020-2025 rappresenta il cuore dell'azione del Governo con un approccio life course che contempli interventi preventivi, sin dalla primissima fase dell'esistenza, per migliorare non solo l'aspettativa, ma, soprattutto, la qualità di vita dei cittadini;
  • i dati dell'Osservatorio nazionale screening per il 2023 evidenziano che sono 15.946.091  le persone invitate agli screening; quasi 7 milioni hanno eseguito il test; più del 90% della popolazione target raggiunta per screening mammografico e colorettale, oltre per quello cervicale
  • il 26 gennaio 2023 è stato adottato  il Piano nazionale oncologico 2023-2027 con l'intesa Stato-regioni. Questo rappresenta un approccio globale e intersettoriale che integra prevenzione, diagnosi precoce e gestione con l'obiettivo di  eliminare le diseguaglianze nell'accesso agli interventi di prevenzione e cura;
  • è stato stanziato un piano oncologico, 10 milioni di euro per ciascun anno, dal 2023 al 2027; 50 milioni di euro per potenziare prevenzione, diagnosi, cura e assistenza oncologica; 
  • per i test genomici, sono stati stanziati 20 milioni di euro annui per il rimborso dei test per il carcinoma mammario ormono-responsivo;
  • il PON “Equità nella salute” dei fondi strutturali europei interverrà nelle 7 regioni del Sud dove le disuguaglianze sono più marcate. 
QUI il resoconto 
  • n. 3-02062. a prima firma Loizzo (Lega), indirizzata al Ministro della Salute, in materia di accesso tempestivo e omogeneo ai nuovi vaccini.
Di seguito una sintesi della risposta del Ministro:
  • il 2 agosto 2023, in sede di Conferenza Stato-regioni,è stata sancita l'intesa sul Piano nazionale di prevenzione vaccinale 2023- 2025 e sul calendario nazionale vaccinale;
  • in Italia sono autorizzati 2 anticorpi monoclonali per nati prematuri e neonati e 3 vaccini per adulti e donne in gravidanza e dal 2025 ce n'è uno ulteriore;
  • il  Dipartimento della prevenzione ha avviato le azioni necessarie per l'aggiornamento del calendario nazionale di immunizzazione per l'RSV, come previsto dal Piano nazionale di prevenzione. L'iter richiede i tempi tecnici necessari per una corretta attuazione;
  • sono in corso valutazioni puntuali per definire una strategia vaccinale che garantisca, già per la campagna 2025-2026, un accesso tempestivo e capillare a neonati, donne in gravidanza e adulti. 
QUI il resoconto 
  •  n. 3-02063, a prima firma Boschi (IV- C- RE), indirizzata al Ministro della Salute, in materia di tutela del diritto alla salute e dell'inclusione delle persone con disabilità.
Di seguito una sintesi della risposta del Ministro:
  • dopo oltre 20 anni, sono state aggiornate le tariffe LEA, con particolare attenzione agli ausili per la mobilità,;
  • il nuovo decreto introduce un approccio più moderno: le regioni acquistano le carrozzine elettriche tramite gare pubbliche, che includono nei contratti anche manutenzione e riparazione. Non è un taglio dei servizi, è un miglioramento dell'organizzazione;
  •  il nuovo decreto Tariffe non ha determinato alcun impatto negativo sui diritti dell'assistito;
  •  le regioni si sono organizzate bene, molte hanno approvato tariffari di riferimento che specificano come la riparazione e sostituzione dei dispositivi protesici, dopo i tempi minimi di garanzia, rimangono a carico delle aziende sanitarie;
  • in coerenza con le vigenti previsioni nazionali, nessuna compartecipazione alla spesa deve essere richiesta dalle regioni all'assistito. I diritti delle persone con disabilità sono tutelati, il nuovo sistema è più efficiente, più moderno, più trasparente, e soprattutto garantisce gli stessi servizi con maggiore qualità organizzati.
QUI il resoconto 
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