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Senza i dottori di base il nuovo percorso di cure non potrà decollare
Intervista del Presidente regionale, Dario Beretta, pubblicata su Il Corriere della Sera del 6 giugno 2018
"La riforma dei malati cronici non può funzionare senza un' adesione massiccia dei medici di famiglia". Dario Beretta guarda gli sviluppi del nuovo modello di assistenza - introdotto dal Pirellone nel tentativo di facilitare la vita ai tre milioni di pazienti con patologie croniche - dall'osservatorio speciale di Presidente dell' Associazione degli ospedali privati accreditati (Aiop) della Lombardia. Finora il numero di cronici che hanno sottoscritto un patto di cura con le strutture convenzionate - il che vuol dire che le indica come punto di riferimento per l' elaborazione del programma di controlli e la prenotazione di esami e visite - è nettamente al di sotto delle aspettative: solo settemila in tutta la Regione suddivisi su 120 gestori, ossia ospedali che si sono candidati a prendersi in carico i cronici.
Il motivo della scarsa adesione? "Gli ospedali privati accreditati hanno compiuto grossi sacrifici anche in termini economici per dotarsi dei centri servizi che devono fissare le visite e i controlli periodici per i pazienti - spiega Beretta -. Ma resta il problema di fondo: gli unici adatti a seguire davvero i malati cronici nei momenti non "acuti" sono i medici di famiglia, non quelli ospedalieri. Regione Lombardia deve trovare il modo di coinvolgerli (oggi a Milano solo uno su tre è disponibile a sottoscrivere il patto di cura con i propri pazienti, ndr)".
Dello stesso avviso Mauro Potestio, presidente di Feder Anisap che rappresenta gli ambulatori privati: "Per avere un decisivo miglioramento rispetto alla situazione attuale il piano di assistenza individuale dovrà essere predisposto dal medico di famiglia in stretta collaborazione con lo specialista - dice Potestio -. E va assolutamente mantenuta la libera scelta del paziente cronico di effettuare le prestazioni di specialistica dove vuole (oggi invece è previsto il contratto di avvalimento, sulla base del quale il gestore deve assicurare tutte le prestazioni di specialistica ambulatoriale o da solo o con l' aiuto di altre strutture scelte da lui)".