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Interdizione ante/post partum della lavoratrice: le indicazioni INL
Commentiamo la circolare n.5944/2025 dell’INL in merito alla richiesta di provvedimenti di interdizione al lavoro per la lavoratrice madre.
David Trotti, consulente Sede Nazionale
Con circolare n.5944/2025 l’INL fornisce le indicazioni operative in merito ai provvedimenti di interdizione ante/post partum. Nel documento sono riepilogate le modalità di presentazione dell’istanza, le valutazioni da operare in fase istruttoria, valutazioni del rischio e fase procedurale. Nel documento sono forniti anche casi specifici di attività lavorative che risultano particolarmente pericolose o faticose. L’Ispettorato chiarisce che la richiesta di interdizione può essere inoltrata su istanza del datore di lavoro o su istanza della lavoratrice, utilizzando la modulistica disponibile nell’apposita sezione del portale INL, allegando copia del documento di identità del richiedente, del certificato medico di gravidanza con indicazione della data presunta del parto (in caso di interdizione anticipata) o dell’autocertificazione/certificazione di nascita (in caso di interdizione posticipata) e l’indicazione della mansione svolta dalla lavoratrice.