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Question Time, Camera. Le risposte del sottosegretario Gemmato
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Question Time, Camera. Le risposte del sottosegretario Gemmato

Mercoledì 7 maggio, nel corso del Question Time presso la Commissione Affari Sociali della Camera, il Sottosegretario di Stato alla Salute, Marcello Gemmato, ha risposto a un ciclo di interrogazioni di interesse.

Mercoledì 7 maggio, nel corso del Question Time presso la Commissione Affari Sociali della Camera, il Sottosegretario di Stato alla Salute, Marcello Gemmato, ha risposto a un ciclo di interrogazioni di interesse:

- n. 5-03937, a prima firma Zanella (AVS), in materia di documento contro il declino del Servizio sanitario nazionale.

Di seguito una sintesi della risposta del Sottosegretario Gemmato:

  • La legge statale determina il fabbisogno sanitario nazionale standard, cioè il livello complessivo delle risorse del Servizio sanitario nazionale (SSN) al cui finanziamento concorre lo Stato, in coerenza con il quadro macroeconomico complessivo e nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica e degli obblighi assunti dall'Italia in sede comunitaria coerentemente con il fabbisogno derivante dalla determinazione dei livelli essenziali di assistenza (LEA) erogati in condizioni di efficienza ed appropriatezza. A tal riguardo, si sottolinea che, a seguito degli indirizzi politici di questo Governo, si è registrato, proprio per l'anno 2024, un significativo aumento di risorse destinate al Servizio Sanitario Nazionale a seguito degli incrementi previsti con la Legge di Bilancio 2023 e la Legge di Bilancio 2024.
  • In particolare, proprio in virtù delle Leggi di Bilancio si è mantenuto nel livello del finanziamento anche l'intero ammontare delle risorse straordinarie che erano state appostate per gli anni della pandemia. In particolare, nell'anno 2024 è stato finanziato un livello di fabbisogno sanitario nazionale standard maggiore di oltre 5.140 milioni di euro rispetto a quello dell'anno precedente.
  • Inoltre, per quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2025, per l'anno 2025 è previsto un incremento di ulteriori 2.500 milioni di euro rispetto a quello già registrato nel 2024, mentre per l'anno 2026, poi, sono previsti ancora ulteriori 4.000 milioni di euro. 
  • In merito alle cure primarie, in primo luogo si ricorda che la riforma dell'assistenza territoriale prevista dalla Component 1 della Missione 6 del PNRR, concernente la «Definizione di un nuovo modello organizzativo della rete di assistenza sanitaria territoriale. Servizi sanitari di prossimità, strutture e standard per l'assistenza sul territorio», ha l'obiettivo di definire un nuovo modello organizzativo volto all'individuazione di standard strutturali, tecnologici e organizzativi uniformi su tutto il territorio nazionale e alla creazione di un nuovo assetto istituzionale per la prevenzione in ambito sanitario, ambientale e climatico. L'assistenza domiciliare viene garantita dal Distretto che provvede all'erogazione al domicilio di interventi caratterizzati da un livello di intensità e complessità assistenziale variabile nell'ambito di specifici percorsi di cura e di un piano personalizzato di assistenza.Con riferimento al sub-investimento M6C1I1.2.1, al quale è destinato un finanziamento di circa 3 miliardi, per le iniziative legate alla presa in carico in assistenza domiciliare di almeno 842.000 nuovi pazienti over 65 entro giugno 2026, faccio presente che dall'esame dei dati registrati nel flusso Sistema informativo per il monitoraggio dell'assistenza domiciliare (SIAD), è stata rilevata una percentuale pari al 119,2 per cento del numero incrementale degli assistiti rispetto all'obiettivo incrementale complessivo riferito all'annualità 2024.
  • Per quanto concerne la riorganizzazione delle cure primarie e l'operatività dei Distretti sociosanitari e delle Case di Comunità, si segnala quanto previsto dal decreto del Ministro della salute di concerto con il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del 23 maggio 2022, n. 77, recante «Regolamento recante la definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell'assistenza territoriale nel Servizio Sanitario Nazionale», in attuazione della milestone PNRR M6C1-1. Nell'ambito della riforma sancita con detto decreto, si ricordano le nuove funzioni del Distretto, inteso quale articolazione organizzativo-funzionale dell'Azienda sanitaria locale (ASL) su un territorio di circa 100.000 abitanti e le Case della Comunità (CdC), quali i luoghi fisici e di facile individuazione al quale i cittadini possono accedere per bisogni di assistenza sanitaria e socio-sanitaria, aperte fino a 24h su 24 e 7 giorni su 7 e diffuse in tutto il territorio nazionale. Il target da raggiungere nell'ambito del PNRR consiste nell'implementazione di almeno 1.038 Case della Comunità entro giugno 2026. Al riguardo si fa presente che a livello nazionale risultano avviati cantieri per 1.079 Case della Comunità per una percentuale di interventi pari al 104 per cento rispetto a quella richiesta per il conseguimento del target stesso.
  • In merito alla riforma dell'assistenza delle persone non autosufficienti, si ricorda che il decreto legislativo 15 marzo 2024, n. 29, prevede molteplici iniziative. Al riguardo si riferisce che è in corso di predisposizione il regolamento ai sensi dell'articolo 27, comma 7, del citato decreto, che disciplinerà la valutazione multidimensionale unificata, il punto unico di accesso e la composizione e le modalità di funzionamento delle Unità di valutazione multidimensionale, nell'ottica della promozione di un invecchiamento attivo e la prevenzione della fragilità della popolazione anziana.
  • Infine, l'articolo 27 del decreto-legge 30 aprile 2022, n. 36, convertito con modificazioni dalla legge 29 giugno 2022, n. 79, istituisce il Sistema Nazionale Prevenzione Salute dai rischi ambientali e climatici (SNPS), ponendo le basi per la realizzazione di una nuova governance del settore, allo scopo di migliorare e armonizzare le politiche e le strategie messe in atto dal SSN per la prevenzione, il controllo e la cura delle malattie acute e croniche, trasmissibili e non trasmissibili, associate a rischi ambientali e climatici.

QUI la risposta completa.

 

 

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