In primo luogo, la
Presidente Cittadini ha evidenziato la necessità che venga emanato, essendo trascorso ormai quasi un anno da DL 34/2020 che lo aveva previsto,
il decreto ministeriale di competenza del Ministero della Salute preposto alla specificazione dei parametri utili alla
definizione del DRG e Funzione Covid da parte delle Regioni.
La non emanazione di tale decreto, già annunciato e atteso dai mesi del “
lockdown”, sta generando, infatti, un’
incertezza di carattere economico-finanziario, rendendo i bilanci manchevoli di parametri certi ai quali legare la quantificazione dei ricavi, che rischia di mettere in seria crisi diverse imprese della componente di diritto privato del SSN.
Inoltre, Cittadini ha richiesto l’emanazione, in tempi brevi, di una circolare interpretativa che chiarisca la portata della norma, ai sensi dell’art.9 del c.d. DL “Ristori bis” che riconosce alle nostre imprese, che hanno dovuto sospendere la propria attività pur garantendo la continuità aziendale, un ristoro parametrato ai costi effettivamente sostenuti.
Stiamo assistendo, infatti, ad una applicazione difforme di tale norma da parte di tutte le Regioni sia di quelle che, pur dandovi seguito, stanno implementando il ristoro con un orizzonte temporale restrittivo, contraddicendo e svilendo il criterio della contabilizzazione dei costi effettivamente sostenuti espresso dalla norma, sia di altre Regioni, che non applicano la norma avanzando per altro dei dubbi interpretativi di carattere normativo.
Appare evidente anche in questo caso, la necessità di chiarimenti su questa norma la cui difforme interpretazione sta pregiudicando, ingiustamente, aziende del SSN già colpite dal divieto di poter svolgere qualsiasi tipo di attività, pur non potendosi permettere di sospendere la continuità operativa.
Infine, è stata sollecitata l’emanazione del c.d. decreto “Liste d’attesa” che, alla fine di quella che è stata definita “prima ondata” della pandemia Covid 19, pareva esser stato individuato quale strumento utile a stanziare le risorse per ridurre le liste d’attesa accumulatesi a causa del Covid-19 e interrompere o attenuare i drammatici fenomeni della mobilità passiva non fisiologica, della rinuncia alle cure e del ricorso alla spesa out of pocket.
Tale atto, stando alla volontà politica espressa sia dai Ministri competenti per materia, sia dalle Regioni, in seno alla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, dovrebbe comprendere, anche, le strutture della componente di diritto privato del SSN, funzionali ad un aumento del numero di prestazioni erogabili extra-budget nel periodo di tempo dato.
A tal proposito la Presidente nazionale Aiop ha ribadito la nostra disponibilità a partecipare a questa azione di politica sanitaria, mettendo a sistema la capacità produttiva e la potenzialità inespressa delle nostre strutture sanitarie.
Il Diretto Generale Urbani, che ha approfondito a lungo le suddette tematiche, ha informato che sia il provvedimento sul DRG e la Funzione Covid, che l’interpretazione sulla corretta importazione della norma sui ristori che quello sulle liste d’attesa sono stati già predisposti dal Ministero della Salute, e che ora sono alla valutazione del MEF, essendo provvedimenti, anche, di carattere economico.