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Question time. Le risposte del Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni
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Question time. Le risposte del Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni

Mercoledì 14 maggio, nel corso del Question Time presso l'Aula della Camera, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, ha risposto a un ciclo di interrogazioni di interesse.

Mercoledì 14 maggio, nel corso del Question Time presso l'Aula della Camera, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, ha risposto alle seguenti interrogazioni: 

- n. 3-01955, a prima firma Lupi (NM), in materia di abbattimento dei tempi delle liste di attesa.

Di seguito, una sintesi delle principali dichiarazioni del Presidente Meloni:

  • Il Governo sta lavorando per rendere il sistema sanitario nazionale più moderno e più efficiente, dare risposte sempre più adeguate e tempestive ai cittadini e riconoscere ai professionisti della salute anche ciò che meritano;
  • sono state destinate alla sanità risorse record, che porteranno, nel 2027, il Fondo sanitario nazionale a 141 miliardi. Ma anche le risorse specifiche destinate alle regioni per abbattere le liste d'attesa, la detassazione delle prestazioni aggiuntive di medici e infermieri che servono a ridurre i tempi e gli incentivi economici per chi lavora in pronto soccorso, senza dimenticare la fermezza per difendere dalle aggressioni chi opera nelle strutture sanitarie. Purtroppo, però, ancora non basta. Certamente, non basta mettere più soldi per risolvere il problema, se poi quelle risorse non vengono spese al meglio;
  • è fondamentale migliorare l'organizzazione e la gestione complessiva, per questo il Governo ha costruito strumenti concreti. La prima cosa, parlando di liste d'attesa è stato attivare una piattaforma nazionale di monitoraggio delle liste d'attesa; e il paradosso è che, fino a questa iniziativa del Governo, nessuno poteva realmente dire quale fosse lo stato delle liste d'attesa sul territorio nazionale e questo rendeva ovviamente anche più difficile capire come e dove intervenire con precisione;
  • è stato posto un limite anche all'intramoenia, è stata prevista l'apertura degli ambulatori in orari serali, il sabato e la domenica, ci si è occupati di ampliare l'offerta, integrando nel CUP unico regionale sia le prestazioni erogate dal pubblico sia le prestazioni erogate dal privato accreditato. La piattaforma nazionale operativa dice che, nelle regioni dove ci sono questi strumenti, aumentano il numero di visite e gli esami per i cittadini e calano i tempi d'attesa. Significa che le risorse e gli strumenti ci sono, ma che è anche importante applicare le norme;
  • la competenza in materia di sanità, in base al Titolo V della Costituzione, è delle regioni, però il Governo è anche disponibile ad attivare i poteri sostitutivi nei casi in cui le regioni dovessero incontrare delle difficoltà. Il decreto per attivare i poteri sostitutivi è pronto da tempo, non si è ancora raggiunta un'intesa, ma si è ottimisti sul fatto che si farà nei prossimi giorni; 
  • quello che il Governo cerca di fare, pur non avendo una competenza in materia di organizzazione della sanità, è cercare di fare la sua parte per dare una mano, perché qui serve chiaramente il massimo dell'impegno da parte di tutti, da parte dello Stato e da parte delle regioni, guardando al grande vero obiettivo, che è garantire ai cittadini una sanità efficiente e veloce.

QUI la risposta completa. 

- n.3-01954, a prima firma Boschi (IV-C-RE), in materia di principali riforme in ambito economico del Governo.

Di seguito, una sintesi delle principali dichiarazioni del Presidente Meloni:

  • Secondo la stima preliminare dell'Istat, nel primo trimestre dell'anno il PIL italiano è risultato migliore di quello di Francia e Germania, con un andamento in linea con la media europea;
  • il potere d'acquisto delle famiglie è un dato molto importante. L'Italia viene da molti anni di stagnazione dei salari sotto i Governi di centrosinistra. Come si legge nel rapporto sulla convergenza sociale della Commissione UE, tra il 2013 e il 2022, cioè prima dell'attuale Governo, la crescita dei salari nominali in Italia è stata la metà di quella europea, mentre il potere d'acquisto è addirittura diminuito del 2%, quando, nel resto d'Europa, invece, cresceva;
  • da ottobre 2023, con questo Governo, si è assistito invece a un cambio di tendenza. Nel 2024, i salari contrattuali sono cresciuti più dell'inflazione, con una dinamica salariale migliore rispetto a quella del resto d'Europa. Nel 2024, il reddito disponibile delle famiglie è finalmente aumentato del 2,7 per cento e il potere d'acquisto dell'1,3 per cento. È un trend positivo che prosegue anche nel 2025, come anche la crescita occupazionale;
  • se si pensa al tema della riforma fiscale, la cui attuazione procede speditamente, perché se ne sta occupando anche il Parlamento. Un lavoro, invece, ancora più importante, va fatto in materia di semplificazioni, per migliorare anche la situazione economica in Italia. Un lavoro importante è già stato fatto. Sono state abrogate finora più di 30.000 norme, che sono quasi il 30% dello stock totale delle leggi, però si dovrà andare avanti a semplificare.

QUI la risposta completa. 

3-01957, a prima firma Schlein (PD), in materia di smantellamento del SSN e diritto alla salute. 

Di seguito, una sintesi delle principali dichiarazioni del Presidente Meloni:

  • Il Fondo sanitario nazionale è stato portato a 136 miliardi e 500 milioni nel 2025 e che questo è il livello più alto di sempre; nel 2022, quel Fondo era di 126 miliardi;
  • l'argomento di riserva che la spesa sanitaria non va considerata in termini assoluti ma va considerata in rapporto al PIL, si ritiene che non ci sia alcun nesso logico tra la crescita economica e la qualità del sistema sanitario;
  • Risulta che il Governo favorisce il privato, vuole una sanità a misura di portafoglio. Per parlare di cose serie, si chiede di citare anche i provvedimenti con i quali si starebbero facendo queste cose. Perché risulta che, per esempio, è stato l'attuale Governo a fermare il fenomeno dei “medici a gettone”, fenomeno odioso, che è, sì, una privatizzazione della sanità, con medici, dipendenti degli ospedali, che guadagnavano molto di meno di quelli che venivano dalle cooperative;
  • per il personale sanitario: sono state garantite le risorse per i rinnovi contrattuali; sono state aumentate le indennità di chi lavora in pronto soccorso; sono state pagate di più le borse di studio per chi si specializza in medicina d'urgenza; sono state previste norme severe per chi aggredisce i medici e gli infermieri. Sulle liste d'attesa, oltre alle risorse che sono nel decreto al quale si faceva riferimento, sono stati stanziati altri 870 milioni di euro in due anni per aiutare le regioni ad abbattere le liste d'attesa; è stata prevista l'apertura degli ambulatori in orari serali, il sabato, la domenica ed è stata ampliata l'offerta.

QUI per la risposta completa. 

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