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La soddisfazione di Aiop e Ancod. Anche il Senato ha riconosciuto la piena legittimità dell'odontoiatria organizzata
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La soddisfazione di Aiop e Ancod. Anche il Senato ha riconosciuto la piena legittimità dell'odontoiatria organizzata

Respinto l’emendamento Lorefice volto a limitare l’attività odontoiatrica alle sole Società tra Professionisti

Nell’attuale panorama normativo, ai sensi dell’art. 1, co. 153, della L. 4 agosto 2017, n. 124 (Legge annuale per il mercato e la concorrenza), l'esercizio dell'attività odontoiatrica è consentito alle società operanti nel settore odontoiatrico le cui strutture siano dotate di un direttore sanitario iscritto all'albo degli odontoiatri e all'interno delle quali le prestazioni siano erogate dai soggetti in possesso dei titoli abilitanti.

Nel corso dell’esame al Senato del Ddl S. 2169 “Legge europea 2019-2020”, tuttavia, è stato presentato un emendamento a prima firma del Sen. Pietro Lorefice (M5S) con cui si limita l’attività odontoiatrica alle sole Società tra Professionisti.

La proposta contenuta nell’emendamento sopracitato avrebbe limitato incomprensibilmente l’attività, svuotando il significato della previsione normativa inserita nella Legge per la Concorrenza.

L’eventuale approvazione di misure restrittive del mercato, infatti, avrebbe comportato:

  1.  la chiusura immediata di circa 5.000 centri odontoiatrici, compresi quelli eventualmente presenti nelle nostre strutture associate
  2. la conseguente perdita di occupazione di 17.000 persone, di cui 10.000 dipendenti e 7.000 medici odontoiatrici
  3. un rischio di infrazione europea, dato il danno enorme ai principi di concorrenza che vigono in tutta l’Unione europea
  4. profili di incostituzionalità evidenti, aggravati da una grande incertezza del diritto nel Paese dopo enormi investimenti in digitalizzazione e attrezzature
  5. una inspiegabile restrizione del mercato soltanto per l’odontoiatria
  6. chiusura di molteplici strutture insite negli ospedali privati.

Per queste ragioni Aiop ha da subito supportato le istanze di Ancod, rappresentando al decisore politico le problematiche connesse all’accoglimento di un simile emendamento.

A sostenere la bontà di questa posizione è intervenuta, peraltro, la sentenza del Consiglio di Stato, III, del 4 agosto 2021, n. 5756 - riportata in allegato - che, nel cassare le doglianze degli Ordini e dei Sindacati, non solo non ha rilevato antinomie normative, ma ha sottolineato come una lettura restrittiva o addirittura implicitamente abrogante dell’art. 1, co. 153, della L. 4 agosto 2017, n. 124 sarebbe di segno contrario rispetto alla tutela della concorrenza, ratio della norma.

Lo scorso mercoledì 22 settembre, all’esito dell’esame dell’emendamento posto in votazione presso la 14ª Commissione permanente del Senato, il Governo ha espresso parere contrario e la Commissione ha respinto l’emendamento.

Aiop si unisce quindi alla soddisfazione espressa da ANCOD nel comunicato stampa che alleghiamo, poiché con questa decisione anche il Senato ha riconosciuto la piena legittimità dell'odontoiatria organizzata.

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