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Barbara Cittadini: "Il caro-energia mette a rischio il diritto alla salute della popolazione"
La Presidente nazionale Aiop scrive nuovamente ai ministri Franco, Giorgetti e Speranza in merito agli insostenibili costi dell'energia elettrica e del gas che stanno pregiudicando l'operatività dell'intera rete di strutture ospedaliere di diritto privato del SSN
L’incremento del prezzo dell’energia elettrica e del gas è aumentato esponenzialmente: alcune strutture si sono viste recapitare bollette con un aumento più che triplicato, che in alcuni casi ha toccato il 400%.
Cifre vertiginose che, come evidenziato dalla Presidente nazionale Barbara Cittadini, sia a mezzo stampa che in una nuova lettera inviata ai ministri Franco, Giorgetti e Speranza, stanno seriamente pregiudicando l’operatività dell’intera rete di strutture ospedaliere di diritto privato.
Le strutture ospedaliere hanno un consumo di energia elettrica e di gas assolutamente rilevante: un aumento nei costi di gestione che, incidendo sulla sostenibilità degli operatori sanitari, mette a rischio la stessa sostenibilità dei costi economici necessari per garantire l’erogazione dei servizi
“Assicurare prestazioni sanitarie, ospedaliere e sociosanitarie puntuali ed efficaci – si legge nel comunicato stampa diramato da Barbara Cittadini – implica l’uso di una ingente quantità di energia, che deve essere mantenuta costante nel tempo: basti pensare al lavoro delle sale operatorie, al condizionamento obbligatorio degli ambienti, ai gruppi elettrogeni, alle operazioni di sterilizzazione e disinfezione dei macchinari e delle attrezzature, all’utilizzo delle apparecchiature come tac, risonanze magnetiche e pet, all’erogazione della radioterapia e al funzionamento dei macchinari che devono restare necessariamente attivi 24 ore su 24, 7 giorni su 7”.
Sono queste le ragioni che hanno mosso l’azione della Presidenza nazionale che, lo scorso 30 agosto, ha indirizzato una ulteriore nota a Mef, Mise e Ministero della Salute - e che, successivamente, ha avuto l'opportunità di confrontarsi con il Mef - chiedendo che le strutture ospedaliere siano espressamente assimilate alle imprese energivore e gasivore di cui al DM Mise 21/12/2017, affinché possano godere dei contributi straordinari previsti.
Si ritiene, poi, necessaria l’applicazione dell’IVA al 5%, già applicata sul gas, anche, alle forniture di energia elettrica e di gas utilizzato nelle centrali di cogenerazione interne agli ospedali per l’autoproduzione di energia elettrica, oltre che l’inserimento degli ospedali di diritto privato accreditato del SSN tra i possibili destinatari dei contratti con il GSE per l’acquisto del gas a prezzo calmierato dai giacimenti nazionali ai sensi del Decreto-Legge 1 marzo 2022, n. 17, art. 16 co. 5.
In allegato la lettera inviata ai Ministri e inviata agli associati con circolare 123/2022.
A questo LINK la rassegna stampa completa, trasmessa agli associati con circolari 124 e 125/2022.