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DDL Concorrenza, via libera dalla Camera. Il testo passa al Senato per l’approvazione finale
Mercoledì 3 dicembre u.s. l'Aula della Camera dei Deputati ha approvato in prima lettura il Disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza 2023 con 166 voti favorevoli e 117 contrari.
Dopo la conclusione dei lavori in commissione Attività produttive, mercoledì 3 dicembre u.s. l'Aula della Camera dei Deputati ha approvato in prima lettura il Disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza 2023 (A.C. 2022) con 166 voti favorevoli e 117 contrari. Il testo è passato all'esame del Senato, presso le Commissioni riunite Ambiente e Industria in sede referente. In particolare, giovedì 5 dicembre è stato illustrato il provvedimento in esame ed è stato fissato per lunedì 9 dicembre, alle ore 14.00 il termine per la presentazione di ordini del giorno ed emendamenti. Inoltre, le Commissioni riunite torneranno a riunirsi martedì 10 dicembre alle ore 14 e 18,30 e mercoledì 11 dicembre alle ore 9.
Si ricorda che durante l'esame alla Camera erano stati respinti tutti gli emendamenti presentati all'art.35 (ora art. 36), che sospende l’efficacia della nuova disciplina in materia di accreditamento istituzionale, con particolare riferimento alla richiesta da parte di nuove strutture o all’avvio di nuove attività in strutture preesistenti, e di accordi contrattuali per l’erogazione di prestazioni sanitarie e socio-sanitarie per conto e a carico del Ssn. La sospensione è prevista fino agli esiti delle attività del Tavolo di lavoro per lo sviluppo e l’applicazione del sistema di accreditamento nazionale che saranno sottoposti ad apposita intesa con la Conferenza permanente Stato regioni, fissando il termine di sospensione in ogni caso entro e non oltre il termine del 31 dicembre 2026.
Si segnala inoltre che durante la seduta del 3 dicembre u.s. sono intervenuti i seguenti Onorevoli:
- Squeri (FI) il quale ha evidenziato che meritano particolare attenzione le norme sulle concessioni sanitarie e sul sistema di accreditamento affermando che la sospensione dell'applicazione delle gare per le strutture private convenzionate con il SSN, in attesa che il tavolo preposto fissi in maniera dettagliata quelle che devono essere le procedure più funzionali, rappresenti un passo importante per garantire la qualità dei servizi e la sostenibilità economica delle strutture.
- Zanella (AVS) la quale ha evidenziato che una norma su cui il gruppo è contrario e di cui ha chiesto la soppressione con un emendamento è quella relativa all'accreditamento con il SSN. Sul punto, l'On. ha evidenziato che la riforma approvata nel 2022 andava nella direzione comunque di favorire, attraverso gare e procedure pubbliche trasparenti, il miglioramento della qualità dei servizi sanitari.
- Benzoni (AZ-PRE-RE) il quale ha evidenziato che tra gli emendamenti che hanno peggiorato notevolmente il disegno di legge vi è quello sull'accreditamento.
- Cavo (NM) ha manifestato la sua perplessità in merito all'ennesima proroga della riforma dell'accreditamento delle strutture sanitarie.