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Camera. Presentata interrogazione in materia di nomenclatore tariffario degli ausili e delle protesi
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Camera. Presentata interrogazione in materia di nomenclatore tariffario degli ausili e delle protesi

Venerdì 1° marzo u.s., presso l'Aula della Camera, è stata presentata l'interrogazione a risposta orale in Aula n. 3-01032, a prima firma Ciocchetti (FdI), indirizzata al Ministro della Salute, in materia di nomenclatore tariffario degli ausili e delle protesi.

Si segnala che venerdì 1° marzo u.s., presso l'Aula della Camera, è stata presentata l'interrogazione a risposta orale in Aula n. 3-01032, a prima firma Ciocchetti (FdI), indirizzata al Ministro della Salute, in materia di nomenclatore tariffario degli ausili e delle protesi.
Premesso che:
Il Nomenclatore tariffario degli ausili e delle protesi attualmente in vigore è quello stabilito dal decreto ministeriale n. 332 del 1999; il documento risulta obsoleto rispetto alla naturale innovazione del settore sotto più profili: il riconoscimento di un maggiore numero di malattie da parte del Ssn; l'utilizzo di materiali più leggeri, resistenti e performanti (ad oggi non contemplati); le indicazioni dei prezzi nel tariffario che non rappresentano i reali costi di produzione poiché non aggiornati alla realtà attuale. Il Ministero della salute ha previsto il 23 giugno 2023 l'aggiornamento delle tariffe dei nuovi Lea, in attuazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 gennaio 2017 (cosiddetto decreto tariffe); l'aggiornamento riguarda le tariffe delle prestazioni di specialistica ambulatoriale e dell'assistenza protesica; il decreto tariffe dispone l'entrata in vigore al 1° aprile 2024 delle tariffe per l'assistenza protesica; la misura apporta importanti modifiche agli elenchi degli ausili e delle protesi, tra cui uno spostamento dall'elenco 1 dell'allegato 5 agli elenchi 2a e 2b di dispositivi e di presidi a fabbricazione continua o di serie, che devono essere applicati da un professionista sanitario abilitato, per i quali è prevista l'acquisizione tramite procedure ad evidenza pubblica; il ricorso agli appalti pubblici per l'erogazione di tutti i presidi di serie priverebbe l'assistito del diritto di scegliere l'erogatore dei dispositivi, in contraddizione con quanto stabilito dal decreto legislativo n. 502 del 1992, titolo IV – Diritti dei cittadini, articolo 14, comma 6. La modalità di fornitura tramite gara risulta inappropriata per l'erogazione di presidi non standard, in quanto risalta la mancanza di aderenza terapeutica e il totale annullamento del valore d'interazione medico-paziente; la fornitura tramite gara non consente alcuna personalizzazione, con conseguente peggioramento delle condizioni di vita per i cittadini-pazienti affetti da disabilità; una mancata personalizzazione del servizio potrebbe condurre i pazienti a complicazioni mediche di natura fisica e/o ergonomica e a danni psicologici quali il rigetto e l'abbandono dell'ausilio che comporterebbe un allungamento dei tempi di guarigione quindi un aggravio dei costi per il SSN. Il dilungamento dei tempi di fornitura, il carico amministrativo, l'incidenza degli adempimenti burocratici incentiva l'acquisto tramite sistemi privati, innalzando il rischio della spesa out of pocket e rappresentando un potenziale aggravio di spesa per il SSN. Il sistema di fornitura tramite gare di evidenza pubbliche attualmente delinea una concorrenza solo su fattori di prezzo, impattando negativamente sulla qualità percepita del presidio e sul grado di sostituzione più rapido; in 7 casi su 10 l'assegnazione in gara pubblica va a grandi società a discapito delle PMI pertanto innalzando il rischio di perdita di competitività e valore del made in Italy. Esiste una revisione del Nomenclatore tariffario degli ausili e delle protesi (nella formulazione in vigore da disposizioni del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 gennaio 2017), già depositata al Ministero della salute (Lea 960 – Richiesta di aggiornamento Lea), che prevede lo spostamento di classi di ausili dall'elenco 2a all'elenco 1. La formulazione di tale revisione è operata a ISO-risorse tramite la rimozione di codici che implicano l'utilizzo di materiale obsoleto, codici statisticamente mai presi in carico dal Sistema nazionale.
L'interrogante chiede di sapere:
  • se non reputi importante prorogare il termine di entrata in vigore del Nomenclatore tariffario degli ausili e delle protesi, almeno fino al 1° gennaio 2025;
  • se non ritenga urgente instaurare un tavolo di lavoro con i rappresentanti di tutti gli attori del settore (Ministero della salute; Ministero dell'economia e delle finanze; Ministero per la disabilità; rappresentanti delle regioni; associazioni di produttori; associazioni di pazienti; associazioni di disabili; Società Scientifiche) per poter definire collettivamente un provvedimento tampone in vista dell'imminente 1° aprile;
  • quali siano le intenzioni del Governo per la costituzione della Commissione dei Lea, organismo ad oggi vacante, che possa provvedere alla valutazione e all'adozione di un'opportuna revisione del Nomenclatore tariffario degli ausili e delle protesi.
La scheda dell'interrogazione è disponibile al link ipertestuale.
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