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Nuovi criteri di accreditamento
Risoluzione del Consiglio regionale lombardo
Il 17 settembre scorso il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato all’unanimità una risoluzione - a firma di Marco Fumagalli del M5S - che prevede dei nuovi criteri, più restrittivi, per l’accreditamento delle strutture sanitarie private. La risoluzione in oggetto impegna il Governo regionale lombardo ad ampliare il novero dei requisiti che devono essere soddisfatti ai fini dell’accreditamento, provvedendo, altresì, alla revisione dello schema di contratto. La Risoluzione presentata dal Consigliere regionale dei 5 stelle, Marco Fumagalli, e votata all’unanimità dai presenti in Consiglio, prevede che la normativa regionale obblighi chi vuol richiedere l’accreditamento al Ssr a presentare una più completa documentazione e a dimostrare il possesso di ulteriori requisiti rispetto a quanto previsto fino ad oggi.
In particolare, se il Governo desse seguito alla Risoluzione, le strutture sanitarie private per richiedere l’accreditamento dovrebbero presentare:
- o il certificato di regolarità fiscale rilasciato dall’Agenzia delle Entrate, nonché il DURC rilasciato dalle Autorità competenti;
- o il certificato del casellario giudiziale generale e il certificato dei carichi pendenti relativi al Presidente e ai componenti del Consiglio di amministrazione;
- o un certificato che attesti la non sussistenza dello stato di liquidazione e l’assenza di procedure concorsuali in capo all’ente gestore;
- o la non sussistenza di provvedimenti giudiziari che applicano le sanzioni amministrative dipendenti da reato;
- o la non sussistenza di provvedimenti giudiziari in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro;
- o la non sussistenza di condanne in via definitiva per Delitti contro la Pubblica Amministrazione;
- o il regolare assolvimento degli obblighi previsti in materia di pagamento nelle transazioni commerciali.