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Richiesta di revisione del DL 95/2012 per consentire l’acquisto di ulteriori prestazioni da strutture private accreditate
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Richiesta di revisione del DL 95/2012 per consentire l’acquisto di ulteriori prestazioni da strutture private accreditate

In data 16 dicembre, la Commissione Salute della Conferenza delle Regioni – riunita in sessione plenaria – ha redatto un documento indirizzato al Ministro della Salute, col quale vengono definite le priorità in tema di programmazione sanitaria per il rinnovo del SSN.

Tra i temi trattati, ai quali le Regioni auspicano sia data rapida implementazione: la maggiore condivisione tra Stato e Regioni per l’uso dei fondi Covid; la richiesta di aumento dei posti letto di degenza ospedaliera in regime ordinario; il maggiore finanziamento delle attività di RSA corrispondente alla riforma del regime di esercizio delle stesse.

Ciò che risulta fondamentale per gli interessi associativi si riscontra al punto 7 della nota, dal quale emerge la convergenza delle Regioni su una questione più volte sottoposta dalla Presidenza nazionale Aiop sia ai decisori a livello Regionale e che a livello Nazionale, nonché alla stessa Commissione Salute della Conferenza delle Regioni:

- la necessità del superamento dei rigidi tetti imposti dal DL 95/2012 per l’acquisto di prestazioni sanitarie da strutture accreditate. Nel caso specifico, le Regioni stesse lo ritengono prioritario per consentire un’intensificazione della ripresa delle attività ordinarie e per il recupero delle liste d’attesa, acuitesi con il Covid 19.

A tal proposito, le Regioni congiuntamente chiedono al Ministro un incontro per decidere l’iter d’implementazione delle proposte contenute nella nota.

La Presidenza nazionale si è spesa incessantemente affinché il superamento del DL 95/2012 detto Spending Review entrasse nell’agenda politica del legislatore, nazionale e regionale. Oggi, grazie all'impegno comune si comincia a riscontrare un cambio di visione delle Istituzioni, che iniziano a recepire, sia con atti che proposte, l’idea che debba essere al più presto abbandonata una visione a tetti e silos del governo della spesa in sanità.

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